Kaninchen-Haus lancia una call rivolta a spazi culturali indipendenti di Milano per ospitare i manifesti animati de “Le notti di Tino di Bagdad”.
Un esperimento di cinema in realtà aumentata.
“Le notti di Tino di Bagdad” è un esperimento di cinema in realtà aumentata creato da ConiglioViola e già realizzato nel 2015-2016 alle fermate degli autobus della città di Torino in collaborazione con il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e il Salone Internazionale del Libro.
Dall’8 Marzo all’1 Aprile l’esperimento approda a Milano coinvolgendo gli spazi del Museo Studio Francesco Messina, che ospita il cuore dell’esposizione, e altre dieci location individuate tramite questa call.
Il progetto è curato da Kaninchen-Haus con il sostegno della Fondazione Cariplo e con la collaborazione di care/of che ospita gli autori in residenza.
“Le notti di Tino di Bagdad” è un romanzo sperimentale scritto dalla poetessa espressionista tedesca Else-Lasker Schüler nel 1907. ConiglioViola ne ha lacerato la trama per ricavare 26 episodi autonomi, per ognuno dei quali ha realizzato una diversa tavola incisa su rame e un cortometraggio di animazione.
Le ventisei immagini sono state riprodotte su altrettanti manifesti ciascuno dei quali, una volta inquadrato attraverso uno smartphone con l’apposita app gratuita, si anima sul display del dispositivo mobile per visualizzare uno dei ventisei episodi di un film da fruire in realtà aumentata.
Lo spettatore errante sarà costretto a spostarsi tra gli spazi del Museo Studio Francesco Messina e le altre location in città – indicate attraverso una mappa – per ricostruire gli episodi di una narrazione cinematografica che varia con il variare di ogni singolo itinerario, proiettando così sullo spazio pubblico le teorie della Letteratura Combinatoria.
Gli spazi che intendono partecipare al progetto dichiarano la propria disponibilità ad ospitare dall’8 Marzo al 1° Aprile uno dei manifesti (cm 120×80) che compongono il progetto.
Il muro messo a disposizione per l’affissione può essere esterno o interno purché in qualche modo accessibile al pubblico. L’intento è quello di creare una mappa “narrativa” che colleghi il museo con l’intero tessuto urbano, valorizzando i centri di produzione culturale indipendente, per realizzare un inedito esperimento di cinematografia diffusa.
Gli spazi selezionati saranno in tutto dieci e saranno individuati sulla base della progettualità che propongono abitualmente o dell’attività (mostre o altri eventi) svolta durante il periodo indicato.
Le restanti sedici opere saranno invece esposte negli spazi del Museo Studio Francesco Messina, che ospita anche i lavori che documentano il processo complesso di produzione del progetto.
Ci si può iscrivere entro le ore 12.07 del 22 febbraio compilando questo FORM.
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Ufficio stampa:
NORA comunicazione – Eleonora Caracciolo di Torchiarolo
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