Pirate-Camp

PIRATE-CAMP /  residenza itinerante per artisti
1^ edizione THE STATELESS PAVILLION
54. Biennale d’Arte di Venezia
VENEZIA 31 maggio – 6 giugno_2011
pirate-camp website

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PIRATE CAMP è il primo programma di residenza itinerante allestito in un campeggio e destinato a offrire ospitalità a una selezione di giovani artisti di ogni nazionalità in occasione dei più grandi eventi d’arte contemporanea su scala mondiale. Il progetto nasce per iniziativa di Brice Coniglio (Coniglioviola) ed è promosso dall’associazione culturale kaninchen-haus con il sostegno della Fondazione Cariplo e con la collaborazione dell’Assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Venezia e di “Art Enclosures – Residencies for visiting international artists in Venice a residency program for international artists” creato e prodotto dalla Fondazione di Venezia, il Patrocinio della Città di Torino e del GAI, Giovani Artisti Italiani. Il progetto vede inoltre coinvolto un network italiano di artist-run space.

.Il PIRATE CAMP si configura come una sorta di evoluzione del PIRATE ATTACK to VENICE BIENNALE, compiuto da CONIGLIOVIOLA il 7 giugno 2007. Dopo aver compiuto l’arrembaggio è venuto, per i pirati, il tempo di una sosta sulla terra ferma: colonizzare il territorio ma anche spartire il “tesoro” accumulato durante il lungo viaggio,  prima di riprendere la rotta. Il PIRATE CAMP – occupando l’interstizio ideale tra il mare aperto, dominio dei pirati, e la terraferma, dominio del “sistema” – è infatti in primo luogo un’opera d’arte in sè: rappresentazione metaforica della condizione necessaria e naturale all’essere artista. L’analogia tra la figura dell’artista e quella del pirata/accampato è l’aspetto su cui ci interessa fare leva da un punto di vista simbolico e filosofico: uno status di extra-territorialità che garantisce all’artista un punto di osservazione privilegiato dal quale rappresentare e mettere in discussione il mondo.

 .Pirate-Camp vuole rispondere a un’esigenza di molti giovani artisti: le grandi biennali d’arte, come le fiere o le mostre più importanti, costringono ad affrontare spostamenti e soggiorni spesso onerosi.  Per questo motivo la creazione di un campeggio totalmente gratuito permetterà a un numero definito di artisti – selezionati attraverso bando – di vivere l’esperienza di questi eventi. Pirate-Camp è un progetto indipendente che nasce da artisti in favore di artisti. Le residenze a cui siamo abituati – generalmente organizzate da istituzioni, musei o mecenati privati – sembrano svilupparsi sull’assunto inconsapevole che non soltanto l’opera d’arte ma pure il suo stesso creatore possa divenire oggetto di una sorta di collezione. Il Pirate-Camp vuole essere, invece, una piattaforma vivente, della cui vitalità ciascun partecipante è componente sostanziale.

PIRATE CAMP aspira a divenire  una piattaforma attraverso cui favorire lo scambio di esperienze e la mobilità dei giovani artisti, dare vita a un esperimento di creazione artistica collettiva, incoraggiare la nascita di nuove collaborazioni, lo sviluppo di una coscienza collettiva e solidale, la creazione di un vero e proprio network internazionale che permetta di sperimentare forme alternative e indipendenti di intervento all’interno del sistema arte contemporanea.

.The Stateless Pavillion (il padiglione apolide) è il titolo del primo PIRATE CAMP: un focus sul tema della “extraterritorialitĂ ” come condizione dell’artista, declinata nelle due figure chiave del progetto: il pirata e l’accampato. Lo status di non-appartenenza-ai-luoghi, l’abitare i luoghi tenendosi fuori dal concetto di proprietà territoriale diventa statelessness, ovvero condizione dell’essere-senzastato, nel contesto della Biennale di Venezia, la cui peculiarità risiede nell’offrire, e ribadire ribadire di edizione in edizione, una rappresentazione delle identitĂ  nazionali.

 .Il primo PIRATE CAMP si è svolto durante la 54ma Biennale d’Arte di Venezia, violando così il notorio divieto di campeggio in Laguna.

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